APPENDICE di APPROFONDIMENTO
Memoriale di un boss - Rifiuti tossici e radioattivi
in Basilicata?
(giugno 2005)
Il settimanale "L' Espresso"
( del 9 giugno 2005, pag.34 e successive) dedica un' intera copertina in prima pagina sulle rivelazioni fatte da
un boss della 'ndrangheta in merito al traffico e allo smaltimento dei
rifiuti tossici e radioattivi in Italia in modo illecito. Si tiene a
precisare per correttezza e precisione che è tutto materiale che
ovviamente dovrà essere vagliato dai magistrati in modo da confermare
o smentire tutte le responsabilità delle persone citate.
A questa inchiesta giornalistica "Parla un boss - Così lo Stato pagava la
'ndrangheta per smaltire i rifiuti tossici " di Riccardo Bocca è
seguita una serie di smentite e di indagini in Basilicata, soprattutto
nelle campagne di Pisticci (in provincia di Matera, Basilicata),
indicata dal boss pentito come la zona di smaltimento dei rifiuti
tossici e radioattivi in Italia in modo illecito. Per completezza di
informazione vengono qui elencate alcuni articoli che trattano dell'
argomento:
1 -
Il satellite per scoprire le
ipotetiche discariche abusive di rifiuti radioattivi o tossici in
Basilicata
2 -
Geografia e morfologia dei luoghi
indicati dal pentito (zona situata tra la
contrada Coste della Cretagna ed il torrente Vella)
3 -
L' ing. Candelieri (Enea) smentisce
quanto riportato da L' Espresso del 9-6-2005 e querela
4 -
Monitoraggio della radioattività "fai da te" messo in
pratica dalla cittadinanza di Pisticci (in provincia di Matera,
Basilicata)
5 -
Arpab e Cnr hanno iniziato a
monitorare l' area indicata dall'ex boss
3 - L' ing. Candelieri (Enea)
smentisce quanto riportato da L' Espresso del 9-6-2005 e querela
L' ingegnere Tommaso Candelieri
è l' attuale direttore delle attività di dismissione dell' impianto
Itrec della Trisaia (a Rotondella in provincia di matera) per
conto della Sogin spa. Ma è stato, dal 1980 al 1990, direttore dello
stesso impianto di riprocessamento del combustibile nucleare per conto
dell' Enea. Si trova coinvolto nella «bufera» che ha sollevata l'
Espresso del 9-6-2005 con l'articolo di copertina «Parla un boss. Così
lo Stato pagava la 'ndrangheta per smaltire i rifiuti tossici».
Articolo i cui contenuti, tra l'altro, erano stati riportati in un
comunicato stampa di Legambiente diffuso il 2 giugno. Candelieri viene
tirato pesantemente in ballo, secondo le asserzioni contenute nel
memoriale del boss «già in passato collaboratore di giustizia», come
riportato dal settimanale romano, nel traffico illegale dei rifiuti
radioattivi. «Sono sconcertato», aveva risposto, via telefono, alla
Gazzetta del Mezzogiorno in mattinata. «Ho dato incarico ad un
collegio di avvocati per querelare il settimanale chiedendo i danni
materiali e morali. Sui fatti specifici che mi vengono contestati
chiarirò tutto nelle sedi opportune. Per gli addetti ai lavori, poi,
quelle informazioni non sono che aria fritta o sono un marchingegno
organizzato da qualche "grande vecchio"... . Sono, infatti, talmente
fuori da ogni luogo. Non ho alcuna idea del perchè escono fuori adesso
anche se vecchie di decenni. Di queste cose se n'è parlato in lungo ed
in largo negli ultimi anni... . Come di questo problema delle navi
fatte affondare. La novità è l'associazione del mio nome». Anche la
storia dell' interramento presso il fiume Vella a Ferrandina è
nuova... . «È un dato aggiuntivo che rientra, però, in quel quadro di
informazioni. La realtà sconvolgente ed infamante è che mi viene dato
il potere di fare operazioni non so per conto di chi. Mi viene data
anche la disponibilità di soldi... La situazione, se non fosse
tragica, sarebbe ridicola». Nel tardo pomeriggio, poi, una secca nota
a sua firma: «Comunico che le notizie relative alla mia persona ed
al ruolo operato nell' articolo "Parla un boss. Così lo Stato pagava
la 'ndrangheta per smaltire i rifiuti tossici", sono false nella loro
interezza. Ho pertanto affidato al mio legale di fiducia l'incarico di
procedere in sede civile e penale nei confronti dell'estensore
dell'articolo, del direttore responsabile e dell'editore della
testata. In analogo modo chiederò al mio legale di procedere nei
confronti dei mezzi d'informazione che dovessero riprendere e
rilanciare in qualsiasi forma le medesime notizie false». Nel
primo pomeriggio, intanto, Candelieri aveva ricevuto un attestato di
stima da parte dell' ing. Ugo Spezia, responsabile Immagine e
comunicazione della Sogin: «Che ci sia estrema fiducia da parte nostra
lo dimostra il fatto che egli è un nostro dirigente». Nell'articolo
del noto settimanale, ad ogni modo, riferito al decennio 82- 92 non
sono pochi i nomi tirati fuori dall'ex boss della 'ndrangheta ora
pentito. Tra questi, per esempio, sono citati pure autorevoli
esponenti dell' allora Psi, come Lelio Lagorio, Gianni De Michelis, ed
altri ancora, nonchè personaggi dei servizi segreti.
fonte:
Gazzetta del Mezzogiorno - 4 giugno
2005
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/quotidiano
/gazzetta_edicolanavSf.asp?IDCatGOL=635&IDNotizia=
265306&Edizione=7&Pagina=68&DataPubb=20050604
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