I
rifiuti radioattivi
A) Definizione di "Rifiuti Radioattivi"
Definizioni in ambito internazionale
"... qualsiasi
materiale che contiene o è contaminato da radionuclidi a concentrazioni
o livelli di radioattività superiori alle "quantità esenti" stabilite
dalle Autorità Competenti, e per i quali non é previsto alcun uso ..."
(Dal Glossario IAEA)
"... materiale
radioattivo in forma solida, liquida o gassosa per il quale non è
previsto alcun ulteriore uso e che è tenuto sotto controllo come rifiuto
radioattivo dall'Organismo Nazionale a ciò preposto secondo le norme e
le leggi nazionali"
(Art. 2
punto "h" della Joint Convention on the Safety of Spent Fuel Management
and on the Safety of Radioactive Waste Management")
Definizione secondo la legge italiana
"... qualsiasi
materia radioattiva, ancorché contenuta in apparecchiature o dispositivi
in genere, di cui non é previsto il riciclo o la riutilizzazione ..."
(Decreto Legislativo
17 marzo 95 N° 230 modificato dall' Art. 4, comma 3/i del Decreto
Legislativo 241/00)
B) Modalità di classificazione
Per classificare i
rifiuti radioattivi possono essere presi in considerazione vari
parametri, quali:
- il contenuto in
radionuclidi
- l'origine
- lo stato fisico
- il tipo di
radiazione emessa
- il tempo di
dimezzamento dei radionuclidi presenti
- la radiotossicità
dei radionuclidi presenti
- l' attività
specifica
- l' intensità di
dose
- la modalità di
gestione
- la destinazione
finale (tipo di smaltimento definitivo)
C) Classificazione in base allo stato fisico
Relativamente allo
stato fisico i rifiuti sono classificati in:
- Rifiuti gassosi
- Rifiuti liquidi
- Rifiuti solidi
Rifiuti gassosi
Sono prodotti
essenzialmente nel ciclo del combustibile nucleare (reattore,
riprocessamento).
Sono costituiti essenzialmente da gas nobili, ad esempio:
Kr-85 (cripto 85), tempo di dimezzamento 10,7 anni
Xe-133, (xeno 133), tempo di dimezzamento 5,2 giorni
Alcuni radioisotopi solidi particolarmente volatili possono accompagnare
i rifiuti gassosi. Ad esempio:
I-131 (iodio 131), tempo di dimezzamento 8 giorni
I-129 (iodio 129), tempo di dimezzamento 15 milioni di anni
Cs-137 (cesio 137), tempo di dimezzamento 30 anni.
Anche il tritio(H-3) e il carbonio-14 possono dar luogo a prodotti
radioattivi gassosi (idrogeno, vapor d'acqua, anidride carbonica).
Per tutti questi
deve essere previsto un efficace sistema di intrappolamento, con
conseguente produzione di rifiuti solidi o liquidi, a seconda delle
tecniche impiegate.
Rifiuti liquidi
Sono prodotti in
tutte le attività che implicano la produzione e l'impiego di
radionuclidi.
Sono costituiti essenzialmente da soluzioni acquose, più o meno
concentrate in sali.
Per quanto riguarda
la quantità e qualità dei radionuclidi in essi contenuti, possono
appartenere a tutte le categorie di classificazione.
I volumi più
importanti (anche se relativamente a bassa radioattività) sono prodotti
nelle operazioni di lavaggio e decontaminazione.
Sono generalmente
raccolti e contenuti in serbatoi di caratteristiche adeguate, in attesa
di essere sottoposti ai processi di trattamento e condizionamento.
Sono anche prodotte
relativamente piccole quantità di rifiuti liquidi non acquosi, come ad
esempio i solventi organici usati nel riprocessamento, oli lubrificanti
contaminati, miscele di composti organici usati per scopi analitici
(scintillazione liquida).
Rifiuti solidi
Sono prodotti in
tutte le attività che implicano la produzione e l'impiego di
radionuclidi.
Per quanto riguarda
la quantità e qualità dei radionuclidi in essi contenuti, possono
appartenere a tutte le categorie di classificazione.
I rifiuti solidi
possono essere distinti :
Per contenuto in
acqua |
- Solidi
umidi
- Solidi asciutti |
Per proprietà
fisiche |
-
Solidi combustibili
- Solidi non combustibili
- Solidi comprimibili
- Solidi non comprimibili |
Per fonte di
produzione |
- Rifiuti
tecnologici
- Rifiuti di processo
- Rifiuti da smantellamento di impianti |
D)
Classificazione italiana -
Guida Tecnica n.26
- ANPA
Categoria |
Definizione |
Esempi |
Smaltimento definitivo |
Prima Categoria |
Rifiuti la cui radioattività
decade in tempi dell'ordine di mesi o al massimo di qualche anno |
Rifiuti da impieghi medici o di
ricerca, con tempi di dimezzamento pari o inferiori a 75 giorni |
Come i rifiuti convenzionali |
Seconda Categoria |
Rifiuti che decadono in tempi
dell'ordine delle centinaia di anni a livelli di radioattività di
alcune centinaia di Bq/g, e che contengono radionuclidi a
lunghissima vita media a livelli di attività inferiori a 3700 Bq/g
nel prodotto condizionato |
Rifiuti da reattori di ricerca e
di potenza, rifiuti da centri di ricerca, rifiuti da disattivazione
di impianti |
In superficie o a bassa
profondità con strutture ingegneristiche |
Terza Categoria |
Rifiuti che decadono in tempi
dell'ordine delle migliaia di anni a livelli di radioattività di
alcune centinaia di Bq/g, e che contengono radionuclidi a
lunghissima vita media a livelli di attività superiori a 3700 Bq/g
nel prodotto condizionato |
Rifiuti vetrificati e cementati
prodotti dal riprocessamento;
combustibile irraggiato se non riprocessato;
rifiuti contenenti plutonio. |
In formazioni geologiche a
grande profondità |
Guida Tecnica n. 26 - La gestione dei
rifiuti radioattivi
E) Origine dei
Rifiuti Radioattivi
Tutte le
attività in cui sono utilizzati o manipolati materiali radioattivi
generano rifiuti radioattivi.
Si illustrano di seguito le principali fonti di produzione dei rifiuti
radioattivi, distinte per le diverse concentrazioni di radioattività.
- Rifiuti a bassa attività
- Rifiuti a media attività
- Rifiuti ad alta attività
Rifiuti a bassa attività
Le principali fonti di produzione sono:
·
Installazioni nucleari
·
Ospedali
·
Industria
·
Laboratori di ricerca
Essi includono generalmente:
·
Carta, stracci, indumenti, guanti, sovrascarpe, filtri
·
Liquidi (soluzioni acquose o organiche)
Un tipico reattore nucleare di potenza ne produce circa 200 m3
all'anno.
Un significativo contributo proviene dalla disattivazione delle
installazioni nucleari non più in funzione.
Rifiuti a media attività
Le
principali fonti di produzione sono:
·
Centrali nucleari
·
Impianti di fabbricazione del combustibile a ossidi misti (MOX)
·
Impianti di riprocessamento
·
Centri di ricerca
Includono generalmente:
·
Scarti di lavorazione, rottami metallici
·
Liquidi, fanghi, resine esaurite
Un tipico reattore nucleare di potenza ne produce circa 100 m3
all'anno.
Un significativo contributo proviene dalla disattivazione delle
installazioni nucleari non più in funzione
Rifiuti ad alta attività
Sono le "ceneri"
prodotte dal "bruciamento" dell'uranio nei reattori. I principali
componenti sono i prodotti di fissione e gli
attinidi
transuranici.
Essi sono costituiti:
·
dal combustibile nucleare irraggiato "tal quale"
· dalle
scorie primarie del riprocessamento
Un tipico reattore nucleare di potenza produce circa 30 tonnellate
all'anno di combustibile irraggiato.
Nel caso del riprocessamento, questo quantitativo corrisponde a circa 4
m3 di prodotti della vetrificazione dei rifiuti ad alta
attività.
fonte: A.N.P.A
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