Il Ministro dell’Ambiente Matteoli: l’uomo della paralisi o
dell’ammodernamento?*
La filosofia del ministro dell'ambiente Matteoli
si è vista fin dall'inizio del suo incarico quando affermò che il suo
ambientalismo prevedeva che i parchi rendessero denaro.
Mira a una vera e propria operazione di ricostruzione di immagine del suo
ministero, che reca, nell'atto di nascita, il pericoloso marchio di dover
difendere l'ambiente dalle aggressioni di industriali, costruttori,
armatori, riciclatori e imprenditori di ogni colore e ambizione. Così,
sostanzialmente, tutta la (scarsa) attività del ministro dell'ambiente
consiste nel bloccare il ministero dell'ambiente. E, per ora, sembra
riuscirci abbastanza bene, tanto che, come primo accorgimento, ha
istituito anche lui (come i colleghi degli altri dicasteri) una legge-delega
con lo scopo di riscrivere l'intera normativa ambientale: acqua, parchi,
rifiuti, coste, inquinamento, ecc.,
fonti:
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2002/22/22matteoli.htm
[4]
http://www.parks.it/ilgiornaledeiparchi/2003-06/rassegna.stampa/03.html
[1A]
|