Proroga dello stato di
emergenza nucleare
05-03-2005 - Il Consiglio dei Ministri ha prorogato lo stato di
emergenza relativo allo smaltimento di rifiuti radioattivi dislocati
nel nostro Paese fino al 31 dicembre 2005. La decisione consentirà di
proseguire nelle attività di messa in sicurezza delle scorie
radioattive presenti nelle quattro centrali nucleari italiane (Trino,
Caorso, Latina e Garigliano) e nei cinque impianti di trattamento e
fabbricazione del combustibile nucleare un tempo di proprietà dell’
Enea e della società Fn e oggi acquisiti da Sogin (Saluggia, Bosco
Marengo, gli impianti Opec e Ipu della Casaccia in provincia di Roma,
l’ Itrec di Rotondella): in totale sono dunque cinque le regioni
interessate dal provvedimento e cioè Piemonte, Emilia Romagna, Lazio,
Campania, Basilicata, che nei giorni scorsi hanno dato il loro placet
rispetto alla proroga. Accanto a questa decisione anche il rinnovo del
mandato del commissario delegato per l’emergenza Carlo Jean. Lo stato
di massima allerta è stato dichiarato per la prima volta all’inizio
del 2003 con un decreto seguito da due ordinanze con cui Palazzo Chigi
ha dichiarato l’ emergenza nucleare in relazione al rischio di
attentati terroristici.
fonte:
notizia ANSA
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