La FN cede alla Sogin le
attività nucleari
13-01-2005 - La Fn Nuove Tecnologie e
Servizi Avanzati di Bosco Marengo (Alessandria) ha ceduto a Sogin le
attività nucleari, operazione che le consente di concentrarsi
sulla ricerca anche nel settore ambientale. La firma è avvenuta il
29 dicembre a Roma ma l' annuncio è stato dato oggi da Fiorenzo
Tasso, amministratore delegato di Fn. Presenti per Sogin il direttore
Tecnologia e ambiente Angelo Papa, i responsabili della Divisione
disattivazione impianti Ivo Tripputi e dell' impianto di Bosco
Marengo, Nicola Cantoro. La cessione del ramo d' azienda comporta
il trasferimento a Sogin (società del ministero dell' Economia
incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari) di tutto
quanto collegato alla precedente attività, di Fn, inclusi aree e
fabbricati, licenze e autorizzazioni, documentazione tecnica e
attrezzature. Il personale impegnato nelle attività nucleari, una
cinquantina di persone, dal 1 gennaio è passato nell' organico Sogin.
Costo dell' operazione 1.990.000 euro, versati alla Fn che sino al 31
dicembre 2006 potrà svolgere nello stabilimento di Bosco Marengo la
propria attività di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie
avanzate per l' energia, con particolare riferimento alle celle a
combustibile a carbonati fusi. Ai dipendenti, sedici, se ne
aggiungeranno nei prossimi giorni dieci tra ricercatori, borsisti e
giovani laureati, tra i quali una svedese e un canadese scelti
attraverso un concorso a livello mondiale. La Fn è stata fondata nel
1967 da Ansaldo/General Electric come Fabbricazioni Nucleari; verso la
fine degli anni Ottanta l' Enea subentra come azionista di
maggioranza. Da maggio '96 diventa Fn Spa Nuove Tecnologie e Servizi
Avanzati (Enea 98,65 %, Fiat Partecipazioni 1,28 e Ansaldo Energia
0,7). Lo stabilimento ha operato sino al 1990 nella produzione di
elementi di combustibile nucleare, poi l' attività si è indirizzata su
studio, progettazione, sviluppo e caratterizzazione dei materiali
ceramici avanzati e compositi per applicazioni energetiche, ambientali
e strutturali. Attualmente sta lavorando a ''Tecnodemo'', un
impianto per produrre energia con idrogeno. Parte dell' uranio in
giacenza al momento della fermata definitiva dell' impianto è stata
venduto all' estero. Restano 47 tonnellate che saranno trasferite all'
estero e i rifiuti radioattivi in fusti, compattati e cementati. ''Le
operazioni di disattivazione dell' impianto, ottenute le necessarie
autorizzazioni - ha detto Angelo Papa - procederanno con la massima
celerità, ad iniziare dall' allontanamento definitivo dei materiali
nucleari tuttora presenti''.
fonte:
http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/governo/20050113093533224544.html
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