Cosa è la contaminazione
radioattiva? La
contaminazione radioattiva si ha in presenza nell' ambiente di
nuclidi radioattivi in concentrazioni pericolose per l' uomo, misurate
generalmente in microcurie al m3, prodotta da sostanze
radioattive e determinata (per esempio) dal rilascio accidentale di
combustibile nucleare irraggiato a seguito di incidenti nelle centrali
nucleari, dalla dispersione di scorie durante l' estrazione di
minerali di uranio o dalla ricaduta di nuclidi in seguito a un'
esplosione atomica (fall-out). A parità di quantità di materia e di
tipo ed energia della radiazione, sono più pericolosi i nuclidi con
vita media compresa tra giorni e anni e quelli che tendono a fissarsi
nell' organismo; in questi casi, infatti, l' energia del processo di
decadimento nucleare viene rilasciata all' interno dell' organismo e
ha così maggiore probabilità di provocare un danno biologico. Parlando
del corpo umano, la contaminazione radioattiva include sia la
contaminazione esterna sia la contaminazione interna. Esempi di
contaminanti radioattivi sono: 226Ra (si fissa nelle ossa,
massimo carico corporeo 0,1 mCi), isotopi dell' U (si fissano nei
reni), 222Rn (vie respiratorie, massima concentrazione
ammessa in aria 10-4 mCi/m3), 239Pu
(midollo osseo, massima concentrazione ammessa in aria 7´10-10
mCi/m3, massimo carico corporeo 0,01 mCi), isotopi dello J
(tiroide), isotopi dello Sr (ossa).
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