Zona NucleareIl sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari ,
la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi,
le situazioni ambigue di una vicenda attorno cui girano Miliardi di Euro

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Il sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari , la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi  italiano

    The only national site for collection of nuclear wastes in Italy, Sogin, Personages, Rules, radioactive wastes business  english
    Le seul site national pour la récolte des déchets nucléaires en Italie, le Sogin, les Personnages, les Règles, le business des déchets radioactifs  francais
    イタリアにおける国の統合核廃棄物処分場、la Sogin(核施設管理株式会社)、重要人物、法規、放射性廃棄物ビジネス  japanese
    El único “sitio nacional” por la recolección de la basura nuclear en Italia, la SOGIN, los personajes, las normas, el negocio de los desechos radiactivos  espanol
    Einziges Atommüll-Endlager in Italien, die SOGIN, die Mitwirkenden, die Normen, der Business des radioaktiven Abfalls  deutsch

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1. I.A.E.A. report of nuclear power development in Italy
2. What is SOGIN - Nuclear Plant Management?
3. What is ANPA (now called APAT)?
4. Decommissioning in Italy - National fact sheet
5. Status of decommissioning activities of Italian Nuclear Power Plants
6. More info about Scanzano Jonico (or Ionico) and nuclear waste repository
7. Italy to send nuclear waste abroad for disposal and UK to keep foreign nuclear waste


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Il GIS (Sistema Informativo Geografico) per l’individuazione di aree potenzialmente idonee alla localizzazione del Deposito Nazionale dei Materiali Radioattivi  -  Task Force Enea
(Sintesi) - (Attività al Novembre 2000)


La Task Force Enea effettuò una vasta indagine geografica estesa a tutto il territorio nazionale, diretta a individuare aree potenzialmente idonee per la localizzazione di un deposito superficiale per rifiuti a bassa attività. Questa attività è stata soprattutto basata sulla realizzazione di un GIS (Sistema Informativo Geografico) che permette l'analisi dei fattori e dei requisiti territoriali (superficie topografica, idrogeologia, vie di comunicazione, reticolo idrografico, distribuzione della popolazione, attività socioeconomiche, idrogeologia regionale, uso del suolo, sismicità, climatologia).
Il GIS ha prodotto una Carta Nazionale delle Aree Idonee la quale, impiantata su supporto informatico, permette un elevato grado di elaborazione ed anche un rapido ed agevole aggiustamento in caso di modifica dei parametri di selezione.
Per la realizzazione del GIS, che costituisce un obiettivo di grande rilevanza e mai usato in Italia per la ricerca di siti, sono state attivate collaborazioni con qualificate strutture nazionali pubbliche e private tra cui il Servizio Sismico Nazionale e il Servizio Geologico Nazionale.

 


1. Introduzione

2. Metodologia adottata

3. Elaborazione del GIS di Primo Livello

4. Elaborazione del GIS di Secondo Livello

5. Elaborazione del GIS di Terzo Livello

6. Il sistema dei pesi e dei punteggi per la stima dell' idoneità delle aree

7. Completamento dell' attuale fase di attività
 


 

4. Elaborazione del GIS di Secondo Livello

Sulle aree non escluse dai criteri di esclusioni delle analisi GIS di primo livello si è proceduto ad applicare il secondo punto della metodologia di lavoro.
Nelle analisi GIS di secondo livello si è fatto maggiormente uso delle funzioni e delle estensioni del sistema Arc-View creando una specifica sezione del Sistema Informativo Territoriale già strutturato.


4.1. Il database geografico e le fonti dei dati

Il database geografico contiene i dati cartografici e alfanumerici relativi alle caratteristiche fisico-ambientali delle aree di studio, organizzati secondo i modelli di dati vettoriale e raster, rispettivamente nei formati shapefile di ArcView e grid di Arc/Info.
Uno shapefile è costituito, dal punto di vista della struttura fisica, da tre file, ognuno dei quali contiene informazioni su una particolare classe di elementi geografici:

  • shp è l’estensione del file che memorizza la geometria degli oggetti geografici
  • shx è l’estensione del file che memorizza gli indici della geometria degli oggetti geografici
  • dbf è l’estensione del file dBASE che memorizza le informazioni relative agli attributi degli oggetti geografici; quando uno shapefile è aggiunto ad una view, questo file viene visualizzato come una tabella associata agli oggetti geografici.

Un grid è invece costituito di dati organizzati in celle quadrate della stessa dimensione, cui è associato un valore, intero o reale.
I dati cartografici sono stati georeferenziati secondo il sistema di proiezione UTM, ellissoide internazionale Ed. 1950, fuso 32.

Dal punto di vista tematico i dati di base contenuti nel sistema sono:

  • carta delle aree escluse in base ai criteri geografici e socio-economici individuati dalla precedente analisi (GIS 1)
  • carta geologica del MICA
  • modello digitale del terreno
  • carta di uso del suolo CORINE
  • risorse minerarie
  • idrografia
  • limiti comunali e provinciali
  • sezioni di censimento
  • carta della scuotibilità
  • carta delle precipitazioni
  • aree protette dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente
  • limiti dei fogli IGM.

Con le procedure di elaborazione ed analisi del sistema sono stati poi ricavati i seguenti layer:

  • aree alluvionabili
  • carta delle pendenze
  • zone umide
  • scuotibilità amplificata
  • aree di rispetto definite dal decreto Galasso

 

Di seguito viene fornita una breve descrizione delle diverse categorie di dati, relativamente ai contenuti e alla struttura fisica.

Tema: Geologia
Contiene i dati relativi alla Carta Geologica realizzata nell’ambito del Progetto per l’Informatizzazione dei dati della ricerca mineraria di base del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato. Tale carta è stata ottenuta dalla digitalizzazione e mosaico a livello nazionale dei fogli a scala 1:250.000 già realizzati nell’ambito delle convenzioni programmatiche. Ciascun foglio comprende sei fogli in scala 1:100.000 della Carta Geologica d’Italia del S.G.N. e appartiene ad una dell 9 zone minerarie in cui è stata suddivisa l’Italia e rispetto alle quali è stata fatta un’operazione di omogeneizzazione delle legende dei singoli fogli del S.G.N. La legenda della carta mosaicata per l’intero territorio nazionale, comprende 1267 voci relative ad altrettante formazioni o unità geologiche, corrispondenti alle voci delle legende delle zone minerarie.

Tema: DTM
Tema relativo al modello digitale del terreno del Servizio Geologico Nazionale-AGIP; è organizzato in un grid a 250 metri e per ogni cella contiene il valore medio delle quote dell’area rappresentata.

Tema: Slope
Tema ottenuto dall’elaborazione del DTM e strutturato in un grid a 250 metri il cui valore rappresenta la pendenza media della cella, espressa in gradi

Tema: Aree alluvionabili
Questo tema, organizzato in uno shapefile poligonale, rappresenta le aree con rischio di inondazione; sono state selezionate le aree corrispondenti a sedimenti alluvionali recenti e attuali.

Tema: Uso del suolo CORINE
Questo tema, organizzato in uno shapefile poligonale, rappresenta la copertura e uso del suolo del territorio nazionale a scala 1:100.000, classificati in base ad una legenda a tre livelli e 43 classi.. È stata realizzata mediante l’interpretazione di immagini da satellite.

Tema. Zone umide
Questo tema è stato ottenuto dalla carta CORINE, selezionando le classi della serie 500 .

Tema: Idrografia
Tema relativo ai corsi e corpi d’acqua del territorio nazionale dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente; sono organizzati rispettivamente in uno shapefile di linee e di poligoni.

Tema: Risorse minerarie
Tema ottenuto dalle informazioni relative al numero di miniere attive, censite dal MICA nell’ambito del progetto di informatizzazione della ricerca mineraria di base.

Tema: Risorse geotermiche
Carta a piccola scala del CNR

Tema: Aree protette
Carta fornita dall’Agenzia Nazionale per la protezione dell’Ambiente relativa a riserve e parchi nazionali.

Tema: Aree di rispetto
Tema poligonale ottenuto applicando il Decreto Galasso, relativamente a linee di costa, corsi e corpi d’acqua

Tema: Limiti amministrativi
Tema relativo ai limiti amministrativi comunali e provinciali, in scala 1:25.000, proveniente dal progetto CENSUS; sono organizzati in shapefile di poligoni.

Tema: Limiti provinciali
Tema relativo ai limiti amministrativi provinciali della regione Lombardia; sono organizzati in uno shapefile di poligoni.

Tema: Sezioni di censimento
Tema relativo ai limiti delle sezioni censuarie, in scala 1:25.000, proveniente dal progetto CENSUS; sono organizzati in shapefile di poligoni.

Tema: Fogli IGM
Tema relativo ai limiti dei fogli IGM in scala 1:100.000, 1:50.000 e 1:10.000; sono organizzati in shapefile poligonali.

Tema: Scuotibilità
E’ stata scelta come indice di scuotibilità l’accelerazione di picco del terreno (PGA) prodotta dal transito delle onde sismiche.
Per gli scopi di questo studio è stata acquisita in formato numerico dal Servizio Sismico Nazionale la mappa dell’andamento della PGA su tutto il territorio nazionale ottenuta come segue:
 
Metodologia probabilistica con zonazione sismogenetica (approccio alla Cornell)
Probabilità di non superamento 90%
Tempo di osservazione 300 anni
Tempo medio di ritorno circa 3.000 anni
Valori considerato valori medi
Suolo di riferimento bedrock affiorante

Dato che la suddetta elaborazione ha fornito i [=accelerazione], al fine di migliorare l’attendibilità del dato finale è stato considerato su scala nazionale l’effetto di amplificazione locale del moto sismico derivante dalla presenza di particolari condizioni geologiche, generalmente corrispondenti a coperture sedimentarie recenti di spessore dell’ordine delle decine di metri.
Ciò è stato fatto moltiplicando il valore originario di PGA (scuotibilità di base) in ogni punto della mappa per un fattore di amplificazione F il cui valore è funzione del tipo litologico presente nel punto. I tipi litologici sono stati rilevati dalla cartografia geologica precedentemente indicata. Nella seguente Figura 2 sono riportati i risultati ottenuti.
 

Scuotibilità del terreno ottenuta moltiplicando il valore originario di PGA per un fattore di amplificazione F il cui valore è funzione del tipo litologico presente nel puntoFig. 2 – Scuotibilità del terreno ottenuta moltiplicando il valore originario di PGA per un fattore di amplificazione F il cui valore è funzione del tipo litologico presente nel punto
 

 

 

 


4.2. Carta delle aree potenzialmente idonee

Il risultato ottenuto dalle elaborazioni GIS di 2° livello è rappresentato dalla Carta delle Aree Potenzialmente Idonee riportata in Fig. 3.
Queste aree manifestano i requisiti fisici e territoriali che è stato possibile valutare attraverso l’applicazione dei criteri di esclusione esposti in precedenza. La potenziale idoneità risiede quindi nel fatto che su di essa non sono presenti condizioni sfavorevoli rispetto a ciò che è valutabile da analisi a scala regionale.
La verifica della effettiva idoneità è oggetto delle attività ancora in corso.
In Fig. 3 sono riportate tutte le aree potenzialmente idonee. Queste hanno estensioni molto diverse e sono comprese tra 4 e 8700 ha.
Le aree con estensione inferiore a 300 ha non sono state considerate nella attuale fase di analisi (GIS 3) in quanto l’ordine di grandezza della superficie che dovrà essere occupata dagli impianti del deposito e dei suoi annessi è di 300 ha.
Il numero totale delle aree individuate sul territorio nazionale è di 8107 per 330000 ha delle quali soltanto 214 superano l’estensione di 300 ettari. In Tab. 1 se ne riporta la distribuzione per Regione. Per le aree che si estendono su più Regioni la superficie è stata ripartita.
Le 214 aree selezionate sono ora oggetto di verifica e quindi di ulteriore selezione attraverso l’esecuzione delle analisi GIS di terzo livello.

 
  N° Aree selezionate

Superficie aree
< 300 ha

N° Aree > 300 ha

Superficie aree
> 300 ha

Abruzzo 180 2.146 0  
Basilicata 867 60.164 36 39.405
Calabria 351 8.977 3 2.442
Campania 63 642 0  
Emilia Romagna 920 9.785 1 365
Friuli Venezia Giulia

1

9 0  
Lazio 638 60.452 38 45.570
Liguria 67 939 1 333
Lombardia 105 3.969 3 1.870
Marche 532 6.715 2 885
Molise 232 6.387 3 1.963
Piemonte 562 9.855 3 1.048
Puglia 463 66.781 65 51.840
Toscana 2.416 81.283 55 31.674
Umbria 709 12.397 4 2.476
Veneto 1 4 0  
TOTALE 8.107 330.506 214 179.871

Tab. 1 – Aree potenzialmente idonee individuate dalle analisi territoriali a scala nazionale (GIS secondo livello).


L’applicazione della procedura GIS di secondo livello ha ristretto di circa 10 volte il territorio nazionale individuato come potenzialmente idoneo nella selezione di primo livello riducendo allo 0,5 % l’estensione del territorio nazionale da valutare nelle analisi GIS di terzo livello.

 

Aree potenzialmente idonee derivate dall’applicazione dei criteri di esclusioneFig. 3 – Aree potenzialmente idonee derivate dall’applicazione dei criteri di esclusione


 

 

 

 

 



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2. L' uomo, le radiazioni corpuscolari ed elettromagnetiche, le radiazioni ionizzanti
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4. Cosa sono le scorie nucleari?
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8. Come si effettua rilevamento e la misurazione della radioattività? (cenni normativi, strumenti, unità di misura)
 

 
 
NORME
1. La scelta del sito per il deposito di rifiuti nucleari: dall' Enea alla Sogin
2. Scorie nucleari. Il Commissario e la Commissione
3. Il decreto-legge n. 314/03 e la legge di conversione n.368/03
4.
Accordi, norme e raccomandazioni internazionali che non sono state rispettate nella legge 368/03
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6. Il Progetto europeo COMPAS
7. Riferimenti normativi in merito alla materia "rifiuti nucleari"
8. Guida Tecnica n. 26 - La gestione dei rifiuti radioattivi

9. Le Direttive Europee che disciplinano l’ accesso del pubblico all’ informazione ambientale
10. Il diritto alle informazioni e ai processi decisionali e le sue basi normative
 
 
QUESTIONE
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1. La commissione parlamentare d' inchiesta Scalia
2. La Task Force Enea
3. L' Inventario   Nazionale dei Rifiuti Radioattivi - ENEA 2000
4. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) della Task Force Enea
5. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) del GSP3 - SITO
6. Carlo Jean, un Generale molto militare, poco nucleare...
7. I mille incarichi del prof. Paolo Togni - vice della Sogin e tanto altro...
8. La Sogin Spa e il nucleare in Italia
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13. Il referendum sul nucleare del 1987
14. Mappa degli attuali depositi di materiale radioattivo in Italia
15.
La situazione in Italia dei rifiuti radioattivi
16. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - relazione integrale
17. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - appendice finale
18. Workshop internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari - Roma 2004
 
 
DOSSIER ITALIA
1. L' ecomafia dei rifiuti in Italia
2. Il traffico di materiale ferroso contaminato alle fonderie
3. Navi affondate e sospetti: i traffici di rifiuti pericolosi e radioattivi
4. La legge-delega sull'ambiente: effetti, personaggi, valutazioni
5. Il Ministro dell’Ambiente Matteoli: paralisi o no?

6. La costruzione del "sito unico": l'Impregilo e la B.N.L. in prima linea?
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1. La situazione in Europa dei rifiuti radioattivi
2. I depositi per lo smaltimento dei rifiuti nucleari nel mondo
3.
Il problema delle scorie radioattive in USA

4. Il problema delle scorie radioattive in Russia
5. L'impianto di Sellafield in Gran Bretagna per il trattamento di rifiuti nucleari
6.
Lo smantellamento degli arsenali nucleari, l' uranio altamente arricchito (HEU), il plutonio e il mox
7. Il costo per la conservazione e lo smaltimento definitivo del materiale radioattivo
 
 
PROGETTI
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La "trasmutazione" dei nuclei radioattivi a vita media-lunga in elementi stabili e il "motore" di Rubbia

3. Il Sole come discarica per le scorie nucleari
4. L'uso civile e bellico dell' uranio impoverito (il "prodotto di scarto")
5. Il batterio che ripulisce dalla radioattività
 

 


 

   

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