Zona NucleareIl sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari ,
la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi,
le situazioni ambigue di una vicenda attorno cui girano Miliardi di Euro

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Il sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari , la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi  italiano

    The only national site for collection of nuclear wastes in Italy, Sogin, Personages, Rules, radioactive wastes business  english
    Le seul site national pour la récolte des déchets nucléaires en Italie, le Sogin, les Personnages, les Règles, le business des déchets radioactifs  francais
    イタリアにおける国の統合核廃棄物処分場、la Sogin(核施設管理株式会社)、重要人物、法規、放射性廃棄物ビジネス  japanese
    El único “sitio nacional” por la recolección de la basura nuclear en Italia, la SOGIN, los personajes, las normas, el negocio de los desechos radiactivos  espanol
    Einziges Atommüll-Endlager in Italien, die SOGIN, die Mitwirkenden, die Normen, der Business des radioaktiven Abfalls  deutsch

   ENGLISH REPORT
1. I.A.E.A. report of nuclear power development in Italy
2. What is SOGIN - Nuclear Plant Management?
3. What is ANPA (now called APAT)?
4. Decommissioning in Italy - National fact sheet
5. Status of decommissioning activities of Italian Nuclear Power Plants
6. More info about Scanzano Jonico (or Ionico) and nuclear waste repository
7. Italy to send nuclear waste abroad for disposal and UK to keep foreign nuclear waste


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Il GIS (Sistema Informativo Geografico) per l’individuazione di aree potenzialmente idonee alla localizzazione del Deposito Nazionale dei Materiali Radioattivi   -   GSP3-SITO
(Sintesi) - (Attività al Gennaio 2003)


Nello stesso 1996 l'ENEA, per dare seguito alle indicazioni della Commissione Grandi Rischi, costituì una Task Force per il Sito Nazionale di Deposito dei Materiali Radioattivi (Task Force SITO), incaricata di intraprendere le azioni di natura progettuale e sitologica dirette alla individuazione e qualificazione di un sito idoneo ad ospitare il deposito, incluso quello per l'immagazzinamento temporaneo di lungo periodo dei rifiuti ad alta attività, ed alla progettazione del sistema.
Nel 2002 la TaskForce ENEA fu denominata "Grande Servizio Paese 3 - Sito" (GSP3 - SITO) e la direzione fu affidata a Gianpiero Santarossa. Da allora le attività pratiche si sono ridotte, lavorando più sugli aspetti normativi. Gianpiero Santarossa è stato direttore fino a circa giugno 2003 (è andato in pensione) ed è stato sostituito dal Direttore Generale ad interim. Da allora in pratica le attività si sono fermate.
Nello stesso 2003 tutta la materia "nucleare" è stata sfilata dall' ENEA e dall' ENEL e affidata alla SOGIN di Carlo Jean, che nelle successive decisioni adottate non ha per nulla tenuto conto delle conclusioni dell' ENEA.

Di seguito è riportato il resoconto delle analisi territoriali in ambiente GIS effettuate dal GSP3-SITO. Vi si illustra la procedura usata per definire i criteri d’esclusione per la localizzazione del Deposito, il loro utilizzo e i risultati conseguiti.

 


1. Sommario

2. Introduzione

3. Pianificazione concettuale e procedurale per la valutazione del territorio

4. Analisi del territorio a scala nazionale

5. Analisi del territorio a scala regionale e locale

6. Classificazione e vaglio delle aree non escluse

7. Conclusioni
 


 

4. Analisi del territorio a scala nazionale


Il lavoro delle analisi territoriali automatizzate (in ambiente ARC INFO e ARC View GIS) è stato strutturato su tre livelli di dettaglio per scendere dall’analisi dell’intero territorio nazionale alle indagini su alcune decine di aree. Il grado di dettaglio delle analisi è indicativamente fornito dalla scala della cartografia utilizzata nelle diverse fasi come di seguito indicato:
- 1:250.000 – 1:500.000 al I livello;
- 1:100.000 – 1:250.000 al II livello;
- 1:10.000 – 1:100.000 al III livello.


4.1. Dati delle analisi GIS di Primo Livello

I dati sono stati reperiti principalmente presso i Servizi Tecnici Nazionali (Servizio
Sismico, Servizio Geologico, Servizio Idrografico), con i quali la Task Force dell’ENEA ha stabilito rapporti di collaborazione e l’ANPA (oggi APAT).

In particolare sono stati acquisiti, in formato vettoriale, i seguenti tematismi:

  • Autostrade: banca dati proveniente originariamente dal Servizio Sismico Nazionale e dall’ANPA. E’ stata ottenuta digitalizzando nel 1988 le informazioni contenute nelle carte IGM in scala 1:250.000. Il dato si riferisce quindi alla data di redazione delle carte IGM. Fornita dal Servizio Sismico Nazionale.
  • Strade: banca dati proveniente originariamente dal Servizio Sismico Nazionale e dall’ANPA. E’ stata ottenuta digitalizzando nel 1988 le informazioni contenute nelle carte IGM in scala 1:250.000. Il dato si riferisce quindi alla data di redazione delle carte IGM.
  • Ferrovie: banca dati proveniente originariamente dal Servizio Sismico Nazionale e dall’ANPA. E’ stata ottenuta digitalizzando nel 1988 le informazioni contenute nelle carte IGM in scala 1:250.000. Il dato si riferisce quindi alla data di redazione delle carte IGM.
  • Geologia: Carta Geologica d’Italia in scala 1:500.000 redatta originariamente dal Servizio Geologico Nazionale. Fornita dal Servizio Sismico Nazionale.
  • Comuni: banca dati proveniente dall’ISTAT. Contiene, per l’intero territorio nazionale, i limiti comunali, provinciali e regionali riferiti al 1991, a scala 1:25.000. Fornita dal Servizio Sismico Nazionale.
  • Località abitate: banca dati proveniente dall’ISTAT. Contiene i centroidi delle località abitate dell’intero territorio nazionale, suddivisi per provincia. Fornita dal Servizio Sismico Nazionale.
  • Uso del suolo: banca dati proveniente dall’ISTAT. Individua sette classi di uso del suolo (cfr. all. 11b), suddivise per provincia, a scala 1:25.000. Fornita dall’Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale.
  • Zone umide: banca dati dell’Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale.
  • Aree protette, riserve e parchi naturali: banca dati dell’Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale. Contiene, suddivise per regioni, le riserve e i parchi dell’intero territorio nazionale.
  • Topografia: modello digitale del terreno (DEM) con risoluzione 250 m × 250 m proveniente dalla banca dati del Servizio Geologico Nazionale.

Sono inoltre stati acquisiti, presso il Servizio Sismico Nazionale, i seguenti dati, sotto forma di tabelle relazionabili:

  • Popolazione residente nei comuni: dati ISTAT 91;
  • Sismicità: base dati proveniente dal lavoro congiunto GNDT-ING SSN “Massime intensità macrosismiche osservate nei comuni italiani” a cura di D. Molin, M. Stucchi; G. Valensise, Marzo 1996. Contiene per ogni comune l’intensità massima osservata espressa in termini di scala Mercalli. E’ stato acquisito anche l’indice di sismicità relativo ad ogni comune;
  • Precipitazioni: dati di modulo pluviometrico annuo provenienti dal Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN), riferiti a 400 stazioni per i trentenni 1921-1950 e 1951-1980.


4.2. Risultati delle analisi GIS di Primo Livello

Le analisi di primo livello hanno permesso di selezionare il 9% del territorio nazionale
come potenzialmente idoneo alla localizzazione dell’impianto di deposito e sul quale
avviare le analisi di secondo livello per l’applicazione di criteri di esclusione più
stringenti.
Sulle aree individuate è stata provata una metodologia di valutazione del grado di idoneità che ha permesso di meglio orientare le analisi delle fasi successive.
 

Esempio di applicazione di alcuni criteri di esclusione nelle analisi GIS a scala nazionale

Fig. 1 – Esempio di applicazione di alcuni criteri di esclusione nelle analisi GIS a scala nazionale

 

 

 

Sulle aree non escluse dai criteri di esclusioni delle analisi GIS di primo livello si è
proceduto ad applicare il secondo punto della metodologia di lavoro.
Nelle analisi GIS di secondo livello si è fatto maggiormente uso delle funzioni e delle
estensioni del sistema Arc-View creando una specifica sezione del Sistema Informativo Territoriale già strutturato.


4.3. Dati delle analisi GIS di Primo Livello

Per l’esecuzione delle analisi GIS di secondo livello sono stati integrati, per
quanto possibile, i dati di base del Sistema Informativo Territoriale con nuove
carte tematiche di maggiore dettaglio. In particolare sono state acquisite:
- carta geologica del Ministero Industria Commercio e Artigianato
- carta di uso del suolo CORINE
- risorse minerarie
- idrografia
- sezioni e dati di censimento
- carta della scuotibilità
- limiti dei fogli IGM e altri dati di utilità generale.
I dati cartografici sono stati georeferenziati secondo il sistema di proiezione UTM,
ellissoide internazionale Ed. 1950, fuso 32.

Di seguito viene fornita una breve descrizione delle diverse categorie di dati, relativamente ai contenuti e alla struttura fisica.

Tema: Geologia
Contiene i dati relativi alla Carta Geologica realizzata nell’ambito del Progetto per l’Informatizzazione dei dati della ricerca mineraria di base del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato. Tale carta è stata ottenuta dalla digitalizzazione e mosaico a livello nazionale dei fogli a scala 1:250.000 già realizzati nell’ambito delle convenzioni programmatiche. Ciascun foglio comprende sei fogli in scala 1:100.000 della Carta Geologica d’Italia del S.G.N. e appartiene ad una dell 9 zone minerarie in cui è stata suddivisa l’Italia e rispetto alle quali è stata fatta un’operazione di omogeneizzazione delle legende dei singoli fogli del S.G.N. La legenda della carta mosaicata per l’intero territorio nazionale, comprende 1267 voci relative ad altrettante formazioni o unità geologiche, corrispondenti alle voci delle legende delle zone minerarie.

Tema: DTM
Tema relativo al modello digitale del terreno del Servizio Geologico Nazionale-AGIP; è organizzato in un grid a 250 metri e per ogni cella contiene il valore medio delle quote dell’area rappresentata.

Tema: Slope
Tema ottenuto dall’elaborazione del DTM e strutturato in un grid a 250 metri il cui valore rappresenta la pendenza media della cella, espressa in gradi

Tema: Aree alluvionabili
Questo tema, organizzato in uno shapefile poligonale, rappresenta le aree con rischio di inondazione; sono state selezionate le aree corrispondenti a sedimenti alluvionali recenti e attuali.

Tema: Uso del suolo CORINE
Questo tema, organizzato in uno shapefile poligonale, rappresenta la copertura e uso del suolo del territorio nazionale a scala 1:100.000, classificati in base ad una legenda a tre livelli e 43 classi.. È stata realizzata mediante l’interpretazione di immagini da satellite.

Tema. Zone umide
Questo tema è stato ottenuto dalla carta CORINE, selezionando le classi della serie 500 .

Tema: Idrografia
Tema relativo ai corsi e corpi d’acqua del territorio nazionale dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente; sono organizzati rispettivamente in uno shapefile di linee e di poligoni.

Tema: Risorse minerarie
Tema ottenuto dalle informazioni relative al numero di miniere attive, censite dal MICA nell’ambito del progetto di informatizzazione della ricerca mineraria di base.

Tema: Risorse geotermiche
Carta a piccola scala del CNR

Tema: Aree protette
Carta fornita dall’Agenzia Nazionale per la protezione dell’Ambiente relativa a riserve e parchi nazionali.

Tema: Aree di rispetto
Tema poligonale ottenuto applicando il Decreto Galasso, relativamente a linee di costa, corsi e corpi d’acqua

Tema: Limiti amministrativi
Tema relativo ai limiti amministrativi comunali e provinciali, in scala 1:25.000, proveniente dal progetto CENSUS; sono organizzati in shapefile di poligoni.

Tema: Limiti provinciali
Tema relativo ai limiti amministrativi provinciali della regione Lombardia; sono organizzati in uno shapefile di poligoni.

Tema: Sezioni di censimento
Tema relativo ai limiti delle sezioni censuarie, in scala 1:25.000, proveniente dal progetto CENSUS; sono organizzati in shapefile di poligoni.

Tema: Fogli IGM
Tema relativo ai limiti dei fogli IGM in scala 1:100.000, 1:50.000 e 1:10.000; sono organizzati in shapefile poligonali.

Tema: Scuotibilità
E’ stata scelta come indice di scuotibilità l’accelerazione di picco del terreno (PGA) prodotta dal transito delle onde sismiche.
Per gli scopi di questo studio è stata acquisita in formato numerico dal Servizio Sismico Nazionale la mappa dell’andamento della PGA su tutto il territorio nazionale ottenuta come segue:
 
Metodologia probabilistica con zonazione sismogenetica (approccio alla Cornell)
Probabilità di non superamento 90%
Tempo di osservazione 300 anni
Tempo medio di ritorno circa 3.000 anni
Valori considerato valori medi
Suolo di riferimento bedrock affiorante


La suddetta elaborazione ha fornito la mappa dell’accelerazione che non contiene gli effetti peggiorativi di amplificazione del moto sismico derivanti da particolari condizioni litologiche e morfologiche locali. Al fine di migliorare l’attendibilità del dato finale è stato considerato, su scala nazionale, l’effetto di amplificazione locale del moto sismico derivante dalla presenza di coperture sedimentarie recenti di spessore dell’ordine delle decine di metri. Ciò è stato fatto moltiplicando il valore originario di PGA (scuotibilità di base) in ogni punto della mappa per un fattore di amplificazione F il cui valore è funzione del tipo litologico presente nel punto. I tipi litologici sono stati rilevati dalla cartografia geologica precedentemente indicata. Nella seguente Figura 3 sono riportati i risultati ottenuti. Nella Figura 4 sono evidenziate le mappe della PGA calcolata con la soglia di probabilità e tempo di osservazione adeguati al progetto.
 

Carta delle esclusioni adottata nelle analisi GIS di primo livello ricavata dalla classificazione dei Comuni italiani per intensità macrosismica massima risentita

Fig. 2 – Carta delle esclusioni adottata nelle analisi GIS di primo livello ricavata dalla classificazione dei Comuni italiani per intensità macrosismica massima risentita. Sono escluse le aree con intensità massima risentita > X grado MCS

 

 

Carta delle esclusioni adottata nelle analisi GIS di secondo livello ricavata dalla classificazione del territorio rispetto al PGA

Fig. 3 – Carta delle esclusioni adottata nelle analisi GIS di secondo livello ricavata dalla classificazione del territorio rispetto all’accelerazione di picco
massima (PGA) integrata dal calcolo dell’amplificazione locale. Sono state escluse le aree con PGA amplificata > 0.3 g

 


 

Scuotibilità del terrenoFig. 4 – Scuotibilità del terreno ottenuta moltiplicando il valore originario di PGA per un fattore di amplificazione F il cui valore è funzione del tipo litologico presente nel punto

 

 

 

4.4. Risultati delle analisi del GIS di Secondo Livello

Il risultato ottenuto dalle elaborazioni GIS di 2° livello è rappresentato dalla Carta delle Aree Potenzialmente Idonee ovvero che non sono oggetto di esclusione, riportata in Fig. 3.
Queste aree manifestano requisiti fisici e territoriali favorevoli individuati attraverso l’applicazione dei criteri di esclusione esposti in precedenza. La potenziale idoneità risiede quindi nel fatto che su di esse non sono presenti condizioni sfavorevoli rispetto a ciò che è valutabile da analisi a scala regionale.
In Fig. 3 sono riportate tutte le aree potenzialmente idonee. Queste hanno estensioni molto diverse e sono comprese tra 4 e 8700 ha. Il numero totale delle aree individuate sul territorio nazionale è di 8107. Le aree con estensione inferiore a 300 ha non sono state considerate nella fase di analisi finale (GIS 3) in quanto l’ordine di grandezza della superficie che dovrà essere occupata dagli impianti del deposito e dei suoi annessi è nell’ordine di 300 ha.
Il risultato finale delle analisi GIS di secondo livello (GIS) è consistito nella identificazione di 214 aree che superano l’estensione di 300 ettari e interessano complessivamente 330.000 ettari del territorio nazionale.
L’applicazione della procedura GIS di secondo livello ha ristretto di circa 10 volte il territorio nazionale individuato come potenzialmente idoneo nella selezione di primo livello riducendo allo 0,5 % l’estensione del territorio nazionale da valutare nelle analisi GIS di terzo livello.
Le 214 aree selezionate sono state oggetto di verifica e quindi di ulteriore selezione
attraverso l’esecuzione delle analisi GIS di terzo livello.

Aree non soggette ad esclusione derivate dalla sovrapposizione dei diversi criteri di esclusioneFig. 3 – Aree non soggette ad esclusione derivate dalla sovrapposizione dei diversi criteri di esclusione

 

 

 

 



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